Afghanistan. C'è un aggettivo che, ormai da dieci anni, accompagna inesorabilmente il nome di questo Paese. L'aggettivo è: dimenticato. L'Afghanistan dimenticato. Un non luogo.

Vauro

Da Afghanistan anno zero / Giulietto Chiesa, Vauro ; introduzione di Gino Strada. Roma : Guerini e Associati, 2001

[ultimo aggiornamento: aprile 2023]

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Trovati 74 documenti.

Aspettando il cielo
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Materiale linguistico moderno

Ackerman, Elliot <1980->

Aspettando il cielo : romanzo di / Elliot Ackerman ; traduzione di Katia Bagnoli

Longanesi, 2020

Abstract: Eden giace in un letto d'ospedale, incapace di muoversi o parlare. È stato ricoverato in seguito a un attacco subito sul fronte di guerra afghano e il suo corpo ora è lacerato da ustioni gravissime. Sua moglie Mary è accanto a lui, trascorre intere giornate seduta sul divano della sua stanza, pregando che la morte ancora non venga a prenderselo. C'è qualcun altro, in quella stanza, che prega: si tratta di un commilitone di Eden, voce narrante delle loro tre storie che a un certo punto si sono intrecciate così da crearne una nuova e unica. Mentre Eden lotta per la vita, il suo compagno ripercorre quel che è successo, i segreti, le battaglie, i sentimenti che li hanno portati tutti e tre lì in quel momento. Un romanzo sconvolgente che esplora i postumi invisibili e le vittime non riconosciute della guerra. Una meditazione profonda sulla lealtà, l'amicizia, il tradimento e l'amore.

Note a margine di una sconfitta
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Materiale linguistico moderno

Aslam, Nadeem <1966->

Note a margine di una sconfitta / Nadeem Aslam ; traduzione di Delfina Vezzoli

Milano : Feltrinelli, 2014

Abstract: Le tribolate vicende di questo romanzo, ambientato tra il Pakistan e l'Afghanistan invaso dagli americani dopo l'11 settembre, si snodano sullo sfondo di un giardino incantato, come ad assorbire la violenza di ciò che accade intorno, contrapponendo l'innocenza della natura alla crudeltà degli uomini e alle loro guerre insensate. Il giardino appartiene al vecchio Rohan, saggio e devoto musulmano che ha costruito un'oasi di pace nella città pachistana di Heer - una scuola aperta ad allievi di ogni credo religioso nel tentativo di allargare gli orizzonti di giovani altrimenti facili prede del fondamentalismo islamico nelle madrasse. Ma le speranze di Rohan di porre un freno alle violenze della guerra che infuria oltreconfine saranno tragicamente deluse: i suoi stessi figli, Jeo e Mikal - partiti in segreto per l'Afghanistan per contribuire alla liberazione del paese dalla tirannia talebana -, vengono rapiti dai fondamentalisti e costretti a partecipare alla jihad, a combattere contro il popolo che avrebbero voluto difendere. Mentre Rohan pota le rose del giardino, Jeo viene ucciso e Mikal è venduto agli americani dal signore della guerra che lo ha catturato. Dopo essere stato internato in un campo di prigionia americano, il giovane cercherà di fuggire attraverso il deserto afghano.

La maestra di Kabul
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Materiale linguistico moderno

Biffi, Selene - Annese, Carlo

La maestra di Kabul / Selene Biffi ; con Carlo Annese

[Milano] : Sperling & Kupfer, 2014

Abstract: C'era e non c'era (così cominciano le storie nella tradizione afghana) una ragazza italiana che voleva cambiare il mondo. Una favola? Sì, ma non troppo lontana dalla realtà. Perché Selene Biffi in fondo sa come si può cambiare il mondo, un'idea alla volta. Quando, nel 2013, torna in Afghanistan dopo una prima esperienza con l'Onu, ha progetti chiari e coraggio da vendere. Selene fa un lavoro strano: crea start-up sociali, imprese con fini umanitari. E a Kabul vuole aprire una scuola. L'Afghanistan è un Paese con un tasso di analfabetismo pari quasi all'80%; un Paese in cui gli insegnamenti e la cultura si tramandano di generazione in generazione spesso soltanto attraverso il racconto orale. Ed è un Paese devastato, in cerca di una nuova identità che, forse, si può ricostruire dalle radici. Quindi - si chiede Selene perché non partire dalla tradizione, insegnando ai giovani a raccontare storie? Come nelle favole, la protagonista deve superare molte prove: combatte contro una società che alle donne riserva sempre un posto nelle ultime file, sfida burocrazia e corruzione, scampa a un attentato. Ogni volta che è sul punto di mollare, trova un motivo per andare avanti: il professore-teatrante innamorato di Dario Fo, la sorpresa di entrare per caso in un negozio di aquiloni, lo sguardo di ringraziamento di un allievo fiero di aver appreso la forza di alzarsi in piedi e parlare. La maestra di Kabul è una storia di determinazione e coraggio, umanità e passione...

L'ultimo lenzuolo bianco
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Materiale linguistico moderno

Bitani, Farhad <1986->

L'ultimo lenzuolo bianco : l'inferno e il cuore dell'Afghanistan / Farhad Bitani ; prefazione di Domenico Quirico

Rimini : Guaraldi, 2014

Abstract: Quando andrò in Afghanistan per raccontare la ritirata, l'ennesima, dell'Occidente, porterò con me questo libro di Farhad Bitani. Perché raramente ho sentito, in un libro che parla di molte cose, l'odore della guerra: fumo, sudore pane stantio e immondizie. È l'odore delle cose che non sono più e non sono ancora morte. La vita non l'ha ancora afferrata questo giovane afgano: ella ha per lui un'aria di inafferrabilità. Ma in questo libro è già stata ridotta in minimi termini. C'è tutto, anche se in linee sottilissime. Racconta cose terribili e piccoli gesti della vita quotidiana che, in quello spazio, hanno un significato arcano e difficile. Guarda dentro con infinita pazienza. Racconta di qualcuno che è stato ucciso. Le parole non esprimono emozione: è un fatto. Si nasce, si combatte, gli amici muoiono, i nemici muoiono, si muore noi stessi. (Domenico Quirico)

L'ultimo lenzuolo bianco
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Materiale linguistico moderno

Bitani, Farhad <1986->

L'ultimo lenzuolo bianco / Farhad Bitani ; prefazione di Domenico Quirico

Vicenza : Neri Pozza, 2020

Abstract: «Sono tante, forse troppe, le cose che ho visto nei miei primi trentatrè anni di vita. Adesso le racconto. Ho lasciato le armi per impugnare la penna. Traccio i fatti senza addolcirli, senza velarli. Dopo aver vissuto l'infanzia, l'adolescenza e la prima giovinezza nell'ipocrisia, ho un tremendo bisogno di verità». Inizia così la sconvolgente testimonianza di Farhad Bitani, ex capitano dell'esercito, un giovane uomo che ha attraversato da osservatore privilegiato la storia dell'Afghanistan: dal potere dei mujaheddin ai talebani fino al governo attuale, che vive sotto l'ombrello occidentale. Farhad nasce a Kabul nel 1986, ultimo di sei fratelli. Suo padre è un generale dell'esercito di Mohammad Najibullah Ahmadzai, il quarto e ultimo presidente della Repubblica Democratica dell'Afghanistan. Ma, con la presa del potere da parte dei mujaheddin, el 1992, le cose cambiano. Solo rinnegando il passato e diventando un mujahed, il padre di Farhad avrà salva la vita. Da quel momento l'esistenza del giovane Farhad cambia radicalmente. La sua famiglia si trasferisce in una grande casa, presidiata dagli uomini della scorta. È a loro che Farhad chiede in prestito le armi, per i suoi giochi di bambino. Quello che sogna è un futuro da combattente, alla testa di un manipolo di uomini. Sparare, uccidere, avere potere e ricchezza: non c'è nulla che desideri di più. Ma le cose sono destinate a mutare ancora. Quando i talebani strappano il potere ai mujaheddin, la sua famiglia cade in disgrazia. Mentre suo padre si trova in prigione, Farhad conosce la fame, la miseria, l'indottrinamento forzato all'Islam. Condotto allo stadio, viene costretto ad assistere alle lapidazioni del venerdì, le punizioni per gli infedeli, coloro che trasgrediscono le leggi del fondamentalismo. Sarebbe facile cedere all'imbarbarimento, credere a ciò che viene inculcato, diventare come coloro che professano la pace, alimentando la guerra. Ma se fosse possibile un destino diverso? Si può attraversare l'inferno e uscirne redenti? Da guerriero islamista a dialogatore per la pace, attraverso questo libro possente e drammatico Farhad Bitani offre al mondo il vero volto dell'Afghanistan, raccontando in maniera vivida la guerra civile, la violenza gratuita, le perversioni del potere e l'uso della religione come strumento politico. Prefazione di Domenico Quirico.

Missione fallita
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Materiale linguistico moderno

Breccia, Gastone <1962->

Missione fallita : la sconfitta dell'Occidente in Afghanistan / Gastone Breccia

Bologna : il Mulino, 2020

Abstract: Il 7 ottobre 2001 gli Stati Uniti attaccarono l'Emirato Islamico dell'Afghanistan, allora recente creazione del movimento dei talebani che avevano ospitato e protetto il gruppo estremista al-Qa'ida e il suo capo Osama bin Laden, responsabili dell'attacco contro le Twin Towers. Oggi, la guerra sta per concludersi. Le speranze di costruire un paese stabile, democratico, capace di integrarsi nell'economia globale sono tramontate da tempo. Gli Stati Uniti e i loro alleati della Nato non soltanto non sono riusciti a piegare la resistenza dei talebani e a produrre ordine e sicurezza in Afghanistan, ma hanno perso buona parte della loro credibilità militare e politica.

Nur
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Materiale linguistico moderno

Bulaj, Monika

Nur : la luce nascosta dell'Afghanistan / Monika Bulaj

Milano : Electa, c2013

Abstract: Quando nel 2011 Monika Bulaj partecipa alla TED Global Conference di Edimburgo con un intervento sui suoi viaggi in Afghanistan, nella sala regna un religioso silenzio. Il pubblico è catturato dalla potenza delle parole nonostante l'apparenza fragile della relatrice, che racconta anni di peregrinazioni ed esplorazioni solitarie, munita di una Leica e di un taccuino, alla ricerca dell'anima del popolo afghano. Oggi il suo reportage diventa un libro, attraverso il quale Monika racconta le sorti di una terra martoriata, devastata da anni di occupazione militare e di guerra, dove la donna è schiacciata dal tribalismo, i nomadi si estinguono perché non possono vagare e gli abitanti stanziali vagabondano per salvarsi, i bambini rischiano la vita per andare a scuola e l'oppio è la sola medicina dei poveri. Eppure le straordinarie fotografie, accompagnate da appunti di viaggio e riflessioni, contraddicono molti cliché e svelano un mondo inatteso e complesso che l'Occidente perlopiù ignora: l'Afghanistan non è solo un Paese oscurantista, ma è anche una terra di poeti, culla del sufismo, di un Islam tollerante, che lascia spazio a una società dignitosa, rispettosa di riti e tradizioni, dove una straniera può essere accolta in una moschea e l'incantamento di chi arriva da lontano è vissuto come una benedizione. In un territorio vastissimo, che attraversa l'Asia centrale fino ai confini con il Pakistan, crogiuolo di etnie diverse - pashtun, turkmeni, beluci, uzbechi, kirghisi...

Il cacciatore di aquiloni
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Materiale linguistico moderno

Celoni, Fabio <1971-> - Valsecchi, Tommaso <1982-> - Andolfo, Mirka <1989->

Il cacciatore di aquiloni : la graphic novel / Khaled Hosseini ; disegni di Fabio Celoni ; colori di Mirka Andolfo ; [testi di Tommaso Valsecchi]

Feltrinelli, 2022

Abstract: Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a inseguirlo e a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan - il ragazzo dal viso di bambola, il cacciatore di aquiloni - è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve partire, tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro, dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più. Trent'anni di storia afgana - dalla fine della monarchia all'invasione russa, dal regime dei Talebani fino ai giorni nostri - rivivono in questa graphic novel tratta da uno dei romanzi più letti e amati.

Afghanistan anno zero
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Materiale linguistico moderno

Chiesa, Giulietto <1940-> - Vauro <1955->

Afghanistan anno zero / Giulietto Chiesa, Vauro ; introduzione di Gino Strada

Roma : Guerini e Associati, 2001

Abstract: Afghanistan. C'è un aggettivo che, ormai da dieci anni, accompagna inesorabilmente il nome di questo Paese. L'aggettivo è: dimenticato. L'Afghanistan dimenticato. Un non luogo. Tre paia di occhi diversi, tre linguaggi diversi per raccontare, per incrinare anche di poco l'amnesia colpevole del mondo. Perché quel non luogo e quel non tempo sono colmi di vite umiliate, negate, mutilate. In questo libro abbiamo provato a raccogliere segni, parole e immagini. E forse, lo spero, anche il non detto, quello che non si può scrivere, disegnare o fotografare. (Vauro). Con un'introduzione di Gino Strada. I diritti d'autore di questo libro sono destinati ad Emergency.

Fiori di Kabul
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Materiale linguistico moderno

Clima, Gabriele <1967->

Fiori di Kabul / Gabriele Clima

Einaudi ragazzi, 2021

Abstract: Maryam abita a Kabul. Come tante ragazze afgane, ha un padre fedele alla tradizione rigida e ultraconservatrice diffusa nel Paese che nega alle donne ogni forma di libertà. Un giorno, a casa di Maryam, si ferma una straniera. Sta attraversando l’Afghanistan con la sua bicicletta. Per Maryam quell’incontro segnerà una svolta. Alle donne, in Afghanistan, è vietato andare in bicicletta; è vietato protestare, fare sport in pubblico, uscire di casa senza permesso. Ma Maryam sa che le cose si possono cambiare. E quando sarà abbastanza grande per prendere le sue decisioni, sceglierà proprio una bicicletta come strumento di emancipazione. Il suo non sarà un semplice viaggio: sarà un esempio per uomini e donne, una piccola rivoluzione silenziosa attraverso uno dei Paesi con la più alta discriminazione di genere.

La guerra in Afghanistan
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Materiale linguistico moderno

Cowper, Marcus

La guerra in Afghanistan / Marcus Cowper

Milano : RBA Italia, c2011

Il ritorno di un re
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Materiale linguistico moderno

Dalrymple, William <1965->

Il ritorno di un re : la battaglia per l'Afghanistan / William Darlymple ; traduzione di Svevo D'Onofrio

Milano : Adelphi, c2015

Stanotte guardiamo le stelle
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Materiale linguistico moderno

Ehsani, Alì <1989-> - Casolo, Francesco <1974->

Stanotte guardiamo le stelle / Alì Eshani con Francesco Casolo

Milano : Feltrinelli, 2020

Abstract: Afghanistan, anni novanta. Ali è un ragazzino che trascorre le giornate tirando calci a un pallone con il suo amico Ahmed, in una Kabul devastata dalla lotta tra fazioni, ma non ancora in mano ai talebani. La città non è sempre stata così, gli racconta suo padre: un tempo c'erano cinema, teatri e divertimenti, ma ad Ali, che non ha mai visto altro, la guerra fa comunque meno paura delle sgridate del maestro o dei rimproveri della madre. Il giorno in cui, di ritorno da scuola, Ali trova un mucchio di macerie al posto della sua casa, quella fragile bolla di felicità si spezza per sempre. Convinto inizialmente di aver solo sbagliato strada, si siede su un muretto e aspetta il fratello maggiore Mohammed, a cui tocca il compito di spiegargli che la casa è stata colpita da un razzo e che i genitori sono morti. Non c'è più niente per loro in Afghanistan, nessun futuro e nessun affetto, ma "noi siamo come uccelli (...) e voleremo lontano", gli dice Mohammed, che lo convince a scappare. E in quello stesso istante, l'istante in cui inizia il loro grande viaggio, nascosti in mezzo ai bagagli sul portapacchi di un furgone lanciato verso il Pakistan, Mohammed diventa per Ali un padre, il miglior amico e, infine, un eroe disposto a tutto pur di non venire meno alla promessa fattagli alla partenza: Ali tornerà a essere libero e a guardare le stelle, come faceva da bambino quando il padre gli spiegava le costellazioni sul tetto di casa nelle sere d'estate. Dal Pakistan all'Iran, e poi dall'Iran alla Turchia, alla Grecia e infine all'Italia, quella di Ali e Mohammed è un'epopea tragica, ma anche una storia di coraggio, determinazione e ottimismo.Età di lettura: dai 12 anni.

Il mio nome è Parvana
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Materiale linguistico moderno

Ellis, Deborah <1960->

Il mio nome è Parvana / Deborah Ellis ; traduzione di Claudia Manzolelli

Milano : Rizzoli, 2013

Abstract: Nell'Afghanistan finalmente libero dal regime talebano i soldati americani arrestano una ragazzina trovata a vagare tra le macerie di una scuola bombardata, perché sospettata di terrorismo. Interrogata per giorni, la ragazzina si rifiuta di parlare nonostante le minacce e le pressioni estenuanti a cui è sottoposta. Mentre attende di conoscere il suo destino, Parvana, che ormai ha quindici anni, ripercorre gli ultimi avvenimenti, dal momento in cui ha ritrovato sua madre e le sue sorelle, fino all'apertura di una scuola per ragazze: un sogno divenuto realtà. Ma questo è l'Afghanistan di oggi, un Paese in cui la guerra non è mai davvero finita e molti continuano a guardare all'istruzione femminile e alla libertà delle donne con sospetto e paura. Ed è a causa di quei pregiudizi che Parvana e la sua famiglia corrono un grave pericolo... Età di lettura: da 10 anni.

Le ragazze di Parvana
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Materiale linguistico moderno

Ellis, Deborah <1960->

Le ragazze di Parvana / Deborah Ellis ; traduzione di Mara Pace

Milano : Rizzoli, 2022

Abstract: Afghanistan, 2021. I Talebani sono tornati. Hanno conquistato Kabul e ripreso il controllo del Paese, togliendo a milioni di cittadini la libertà, la democrazia e il futuro. Che cosa rimane adesso a chi è rimasto in piedi tra le macerie, sopravvivendo alle bombe e alla fame? Qualcuno spera ancora di poter trovare la felicità, come Rafi, che sta per salire su un aereo per volare a New York con un bagaglio carico di sogni. Qualcun altro si è barricato dietro a una corazza di cinismo, come Maryam, capricciosa popstar afghana che ha un commento caustico per tutti. C’è chi fugge da un destino già scritto, come Damsa, scappata di casa per aver rifiutato un matrimonio combinato. O come Shauzia, che è inseguita dai Talebani perché indossa una divisa da poliziotta. Poi c’è lei, Parvana, che lotta per i diritti di chi non ha voce con la stessa testardaggine di quand’era una ragazzina. Di fronte alla minaccia dei Talebani, anche Parvana sarà costretta a lasciare ciò che ha costruito per mettersi in marcia con le sue “ragazze” verso le montagne: più che una fuga, un viaggio di speranza alla ricerca di un futuro migliore. Un romanzo corale, dove le voci di ragazze, ragazzi, donne e uomini si intrecciano pagina dopo pagina per raccontarci quello che mai potremmo vedere così nitidamente, né sentire con tanta profondità.

Sotto il burqa
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Materiale linguistico moderno

Ellis, Deborah <1960->

Sotto il burqa / Deborah Ellis ; traduzione di Claudia Manzolelli

6. ed.

Milano : Rizzoli, 2016

Abstract: Immagina di vivere in un Paese in cui donne e ragazze non possono uscire di casa senza essere scortate da un uomo. Immagina di dover indossare abiti che coprono ogni centimetro del tuo corpo, viso compreso. Questa era la vita in Afghanistan sotto il regime dei talebani. Questa è la vita a cui si ribella Parvana, undici anni, che non ha paura di travestirsi da ragazzo per poter uscire di casa e lavorare, per se stessa, per la sua famiglia, per cambiare le cose. La sua è una vita immaginata, ma basata su testimonianze vere raccolte dall'autrice nei campi per rifugiati pakistani. Perché tutte le Parvana del mondo hanno bisogno che si parli di loro.

Il viaggio di Parvana
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Materiale linguistico moderno

Ellis, Deborah <1960->

Il viaggio di Parvana / Deborah Ellis ; traduzione di Claudia Manzolelli

Milano : Rizzoli, 2014

Abstract: Parvana è al funerale di suo padre, in un villaggio sperduto nel deserto. Ora Parvana è sola. Deve guardarsi dai Telebani e continua il suo viaggio alla cieca, in un territorio poverissimo, devastato da mine e bombe. Accanto al cadavere di una donna scopre un bimbo piccolo, che chiama Hassan e prende con sé. Al duo si unirà Asif, ragazzino senza una gamba trovato in una caverna, che accetta di malagrazia di obbedire a una femmina; e poi Leila, una bambinetta sudicia che accudisce la nonna in un villaggio abbandonato. Mentre il cammino continua, tra paura e speranza, Parvana continua a spedire lettere immaginarie alla sua amica Shauzia. Età di lettura: da 10 anni.

Ultimi respiri a Kabul
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Materiale linguistico moderno

Fawad e Raufi <1991->

Ultimi respiri a Kabul : tra la neve bianca e i lupi neri / Fawad e Raufi

Treviso : ZeL, 2021

Abstract: La guerra, gli attentati, le mine. Chi nasce in Afghanistan non può scegliersi altri compagni di viaggio e perciò deve imparare a conviverci. Così ha fatto anche Fawad e Raufi fino alla decisione - tormentata e sofferta - di lasciare la sua Kabul per cercare un futuro di pace in Europa. In questo libro autobiografico Fawad racconta la sua storia e quella della sua famiglia, drammaticamente simile a quella di tanti altri afghani. Ci parla del temporaneo esilio in Pakistan, in campi profughi che mai potranno diventare una vera casa, e di un ritorno in patria colmo di speranze ma anche di amarezze. Dell'orgoglio di appartenere alla storia di un popolo millenario e della disillusa scoperta di un sistema ingiusto e corrotto. Del rapporto di ammirazione e affetto con il padre e la madre ma anche del desiderio di cercare una strada diversa rispetto ai modelli della tradizione. Della feconda esperienza da insegnante ma anche del crescente smarrimento di fronte a una quotidianità disumana che sembra impossibile da scalfire. Un peso che alla fine lo spinge a mettere in gioco la sua vita per ritrovarla in un altro continente.

La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli
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Ferrario, Tiziana

La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli

Chiarelettere, 07/10/2021

Abstract: Da una storia vera, il romanzo che raccontal'impavida resistenza delle donne afghane Dopo aver raccontato l'Afghanistan come inviata di guerra a Kabul, Tiziana Ferrario torna nel paese ai piedi dell'Hindukush con questo romanzo che dà voce a una donna afghana, tenace tessitrice di pace, la cui famiglia è stata brutalmente cacciata e costretta all'esilio. Homaira, la principessa che dà il titolo al libro, è stata la nipote dell'ultimo sovrano afghano, Re Zahir Shah, l'uomo che ha governato il paese per quarant'anni, dal 1933 al 1973, prima di essere spodestato con un colpo di stato.In un mondo sospeso tra la vita e la morte, la principessa osserva il sangue che è tornato a scorrere nella sua terra, si prende cura delle donne che bussano alla sua porta, mentre gli integralisti avanzano seminando odio e vendette. È ancora vivo in lei il ricordo di un tempo in cui l'Afghanistan era meta di viaggiatori e paradiso degli hippie, terra di cultura e tradizioni millenarie, dove le donne non venivano lapidate negli stadi.In pagine toccanti e appassionate, Tiziana Ferrario lascia entrare e uscire le storie e le voci che immortalano la quotidianità di un paese a rischio oblio. Sono le storie e le voci di chi ha scelto di seguire la propria vocazione. Giornaliste, insegnanti, medici, sminatrici, ma anche sportive, poliziotte, giudici, musiciste, disegnatrici, appassionate di costume e moda. La faccia di una generazione che non si vuole fermare, anche se la vita è diventata impossibile.Serviva la forza viva della narrazione per ripercorrere quasi un secolo di storia attraverso le protagoniste della battaglia per la libertà che è in corso in Afghanistan. Donne fiere e audaci in un mondo di uomini che le vuole sottomesse."Dovevo raccontare le loro storie e la tua storia, perché chi ancora non si è arresa non sia abbandonata e perché nessuno possa dire: io non sapevo."

La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli
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Materiale linguistico moderno

Ferrario, Tiziana <1957->

La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli / Tiziana Ferrario

Chiarelettere, 2021

Abstract: Da una storia vera, il romanzo che racconta l'impavida resistenza delle donne afghane. Dopo aver raccontato l'Afghanistan come inviata di guerra a Kabul, Tiziana Ferrario torna nel paese ai piedi dell'Hindukush con questo romanzo che dà voce a una donna afghana, tenace tessitrice di pace, la cui famiglia è stata brutalmente cacciata e costretta all'esilio. Homaira, la principessa che dà il titolo al libro, è stata la nipote dell'ultimo sovrano afghano, Re Zahir Shah, l'uomo che ha governato il paese per quarant'anni, dal 1933 al 1973, prima di essere spodestato con un colpo di stato. In un mondo sospeso tra la vita e la morte, la principessa osserva il sangue che è tornato a scorrere nella sua terra, si prende cura delle donne che bussano alla sua porta, mentre gli integralisti avanzano seminando odio e vendette. È ancora vivo in lei il ricordo di un tempo in cui l'Afghanistan era meta di viaggiatori e paradiso degli hippie, terra di cultura e tradizioni millenarie, dove le donne non venivano lapidate negli stadi. In pagine toccanti e appassionate, Tiziana Ferrario lascia entrare e uscire le storie e le voci che immortalano la quotidianità di un paese a rischio oblio. Sono le storie e le voci di chi ha scelto di seguire la propria vocazione. Giornaliste, insegnanti, medici, sminatrici, ma anche sportive, poliziotte, giudici, musiciste, disegnatrici, appassionate di costume e moda. La faccia di una generazione che non si vuole fermare, anche se la vita è diventata impossibile. Serviva la forza viva della narrazione per ripercorrere quasi un secolo di storia attraverso le protagoniste della battaglia per la libertà che è in corso in Afghanistan. Donne fiere e audaci in un mondo di uomini che le vuole sottomesse. "Dovevo raccontare le loro storie e la tua storia, perché chi ancora non si è arresa non sia abbandonata e perché nessuno possa dire: io non sapevo".